“Una casa per Sparky” è l’ideale
prosecuzione del progetto di educazione ambientale F.A.T.A., che in
questi anni è cresciuto insieme alle scuole del Parco con il suo corredo
di invenzioni, scoperte e monitoraggi.
Prosegue quindi nella propria idea di
“formare i formatori” sul terreno delle informazioni e delle esplorazioni,
di stimolare una cultura del lavoro per progetti anche nella scuola, per
promuovere connessioni interdisciplinari dentro e fuori le aule.
Alle proposte tradizionali (la parte
antropologica-espressiva) - F.A.T.A. – e il monitoraggio ambientale – il
Progetto Oglio) quest’anno si affianca un progetto che vuole mettere
radici nel nostro territorio: individuare aree, pubbliche o private, nel
parco o nelle vicinanze, purchè disponibili, da destinare alle attività
didattiche e, con l’aiuto del gruppo di lavoro del Parco, progettarle o
ri-progettarle.
Queste aree, “le case di Sparky”,
animaletto simbolo del centro visite del Parco, rappresentano la fragilità
dell’ecosistema fluviale (e dei suoi abitanti in cerca di luoghi in cui
insediarsi), ma rappresentano anche le sue potenzialità: com’è il modo
visto dalla golena? Come conoscere, studiare o reinventare una riva? Che
pannelli mettereste per proteggere o per realizzare la vostra area? E
panchine, tavoli, spazi per gioco? Può diventare la vostra aula
all’aperto?
E’ arrivato il momento di sperimentarsi
nell’ambiente, di lanciare la rete che abbiamo costruito in questi anni,
di coinvolgere i Comuni, le Associazioni. Chi vorrà potrà utilizzare
Sparky come mascotte, farne il protagonista di fumetti e avventure, di
pannelli didattici. |